COPPIA: 4 cose che possono rovinarla.
I due psicologi John Gottman e Julie Schwartz Gottman hanno studiato coppie per circa 40 anni. I loro studi scientifici hanno permesso di individuare quattro indicatori di evoluzione negativa in una coppia.
Li chiamano i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.
Sono quattro cose che, se presenti in una coppia, possono portare disagio personale e rottura.
CRITICA GENERALIZZATA
Presenza di una forma di critica generalizzata, non limitata a fatti specifici ma alle caratteristiche della persona.
Anche quando la critica personale avviene con la convinzione di voler aiutare l’altro, in realtà l’impatto nella coppia è sempre deleterio perché colpisce direttamente le persone nella loro identità.
La critica generalizzata, utilizzando espressioni come “sempre” o “mai” e non restando su specifici problemi o fatti, rende impossibile la comunicazione e la risoluzione dei conflitti.
DIFESA
La difesa emerge in modo complementare alla critica, come forma di risposta ad una critica generalizzata. Il fatto oggettivo che ha scatenato il conflitto viene perso di vista, e così la ricerca di soluzioni. La difesa crea un circolo vizioso che coinvolge entrambi i componenti della coppia, allontanandoli sia dalla risoluzione dei problemi concreti che tra loro.
Secondo i Gottmann, un possibile antidoto è che ciascun componente cerchi di ignorare le provocazioni, lasciarle cadere, per cercare di comprendere al di là della CRITICA e della DIFESA quali sono le emozioni dell’altro.
DISPREZZO
Insulti, manifestazioni aperte di disprezzo e svalutazione, come anche sguardi di disapprovazione e chiare manifestazioni di rifiuto dell’altro, sono tutte segnali negativi in una coppia.
In questi casi, la ricetta dei Gottmann è lavorare su una comunicazione migliore e più circostanziata sulle questioni problematiche, senza dimenticare feedback positivi. Questo per arrivare a far emergere i comportamenti e gli eventi piacevoli, oltre a quelli negativi.
OSTRUZIONISMO
Uno o entrambi i componenti della coppia dichiarano con i fatti la loro resa, e si ritirano da ogni interazione. Lunghi silenzi, sguardi rivolti altrove, atteggiamenti del corpo che comunicano l’allontanamento.
Secondo i Gottmann, in questi i casi i partner devono essere aiutati a riconoscere quando il tono dell’interazione diventa eccessivo e porta l’altro ad allontanarsi o a chiudersi. In particolare, se il livello di tensione psicofisica sale oltre una certa soglia è più funzionale sospendere la discussione ed attendere almeno 20 minuti per ripristinare uno stato di minore agitazione.
Una curiosità: nelle loro attività con le coppie, i Gottman utilizzano i pulsossimetri, strumenti da applicare al polso che misurano frequenza cardiaca e ossigenazione, fornendo in tempo reale un feedback dello stato di agitazione.